Letture

Il piccolo libro del jujitsu aziendale- Riccardo Caselli

[…] ‘’A dirla tutta, nel mondo corporate le persone di talento non mancano, ma la maggior parte di esse fatica a pensare fuori dagli schemi o, come si ama dire oggi, out of the box.

E il costante appello a questa espressione, ‘’pensare out of the box’’, sta a indicare che è proprio lì che il dente duole: nel mondo del lavoro infatti, si predica sempre quello che non si mette mai in pratica.

[…] “ Diventi quello in cui metti tempo ed energia. Vuoi diventare una persona fatta di sostanza o una persona fatta di chiacchiere?

L’idea fondamentale è che i pettegolezzi, i traditori e i sabotatori ci saranno sempre, e la verità scomoda è che non c’è modo di controllarli.  Lavora per i risultati e mettiti in una posizione tale che, quando si chiamano in causa fatti e numeri, difficilmente ti possano mettere sotto.’’

[…] ‘’ Faremmo tutti meglio ad accettare l’idea che i nostri leader generalmente non sono onesti, autentici, modesti o affidabili, al contrario di quanto sentiamo nelle più popolari storie motivazionali. Tutte queste storie e l’ispirazione che riceviamo da esse non cambiano nulla. Il problema fondamentale di questa industria è la disconnessione tra ciò che diciamo di volere dai nostri leader e il modo in cui realmente essi gestiscono le organizzazioni. […] L’unico vero cambiamento è quello interiore. L’intero ambito dello sviluppo della leadership potrebbe essere completamente sostituto da quello dello sviluppo personale. Migliora te stesso come persona e automaticamente sarai anche un leader migliore; il contrario non funziona.”

“la principale ragione per cui i giochi di potere sono così diffusi dipende da un concetto che qui chiamerò ‘’meritocrazia limitata’’: si tratta dell’idea che in ogni gruppo o impresa, la meritocrazia, è spesso limitata ad aree o sacche circoscritte all’interno dell’azienda.’’

2. Innamoramento e Amore- Francesco Alberoni

“[…] Quando però si dice che l’innamoramento si addice alla gioventù, e non invece alle altre età della vita, non ci si limita a constatare un fatto. Si dice anche che è inappropriato, che non sta bene, che non ci deve essere. E se invece c’è, se l’uomo maturo si innamora, se la donna con figli perde la testa, allora si dice che si comportano come ”ragazzini”. Fanno qualcosa che non si addice alla loro età, al loro stato, ai loro doveri. Ciò che nell’adolescenza è permesso- cioè staccarsi dalla famiglia- qui è proibito. Fare come i ragazzini senza essere ragazzini infatti significa questo e solo questo: staccarsi da una istituzione quando non ci si dovrebbe staccare. Nel caso del ragazzo è ammesso, riconosciuto, deve farlo. Nelle altre età no. Il bambino non può e non deve restare bambino con sua madre e con suo padre e con i suoi giocattoli. L’adulto invece è ”arrivato”; ha già raggiunto uno status, una ”posizione”, è in un ”posto” e lì deve restare. Ma lo stato nascente rompe l’istituzione consolidata per creare un’altra solidarietà alternativa. In qualunque forma perciò si presenti, come innamoramento, come gruppo religioso, come gruppo politico, finché è ”cosa da ragazzi” è tollerato, ma diventa temibile invece se avviene nell’adulto. E allora il primo fondamentale meccanismo di controllo è quello di dichiararlo inappropriato, cioè screditarlo dicendo appunto che è una ”cosa da ragazzi”, che l’adulto si comporta come un ragazzo.

L’istituzione ha orrore dello stato nascente. E’ l’unica cosa che teme perché è l’unica cosa che la scuote, col suo solo apparire, alle fondamenta.

“[…] L’innamoramento, come ogni stato nascente, è una esplosione del possibile a partire dall’impossibile., è un tentativo che l’immaginario fa di imporsi sull’esistente. Quanto più grande è il compito, quanto più lungo è il viaggio, tanto meno probabile è l’arrivo. La sua storia allora si riduce alla storia di quel viaggio e delle sue traversie, delle lotte sostenute, senza che ci sia un approdo, un porto festoso. ..[…]”

3. Largo petalo di mare- Isabel Allende

“Qualsiasi separazione, per breve che fosse, scatenava in loro un sentimento di angoscia; era come sfidare la sorte e poteva implicare non rivedersi mai più. La legge naturale che regola l’universo è l’entropia, tutto tende al disordine, a frammentarsi, a sparpagliarsi, la gente si perde […], i sentimenti sbiadiscono e l’oblio si insinua nelle vite come foschia. Ci vuole una volontà eroica per mantenere tutto al proprio posto. “Sono presagi da esuli”, diceva Roser. “Sono presagi da innamorati”, la correggeva Victor.“La mia vita è stata una serie di navigazioni, sono andato da una parte all’altra di questa terra. Sono stato uno straniero senza sapere che avevo radici profonde…”Decisamente uno dei libri più intensi, romantici ed attuali che abbia mai letto. Un bel viaggio introspettivo, aspettando di conoscere un giorno terra Cilena, patria di anime meravigliose.

⚓️
🛳

4. Il Canto di Calliope – Natalie Haynes

“La migliore speranza per Telemaco e’ che io sposi uno di questi giovani uomini, belli e avidi, e che in tal modo si riduca la minaccia che lui costituisce per loro.sono così giovani. E io no. Il pensiero della loro carne fresca e soda mi tenta. Non è che tu mi sia stato fedele, in fin dei conti. Le tue infedeltà vengono cantate in tutta l’Acaia, e non solo. Ci sono fanciulli che imparano a suonare la lira e già cantano le tue altre donne. E le ninfe. E le dee. Tu mi hai umiliata,. Un giovane uomo sarebbe perfetto. E riconoscente. Ma oh Odisseo, sono tutti così stupidi. Non riesco a tollerarlo. Preferirei che il mio vecchio e intelligente marito tornasse a casa, piuttosto che sistemarmi con uno sposo giovane e sciocco. Di cosa mai potremmo parlare? Vieni a casa Odisseo. Non posso più aspettare.” Penelope“Cantami o Musa” ha detto, e io ho cantato. Ho cantato di eserciti e ho cantato di uomini. Ho cantato di dei e mostri, ho cantato di storie e menzogne. Ho cantato di morte e vita, di gioia e dolore. Ho cantato di vita dopo la morte. E ho cantato di loro, delle donne, le donne nell’ombra. Ho cantato di chi si è dimenticato, ignorato, non raccontato. Ho preso le vecchie storie e le ho rimescolate, finché le donne nascoste non sono apparse in piena luce. Le ho celebrate con il canto perche hanno aspettato fin troppo. Proprio come ho promesso a lui:questa non è mai stata la storia di una sola donna, o due. E’ stata la storia di tutte loro. Una guerra non ignora metà della gente di cui tocca le vite. Quindi perché dovremmo ignorarla noi?”Calliope

5. Il libro del mare- Stroksnes

“La notte dormo con la finestra aperta. C’è solo una brezza marina leggera nell’aria, e il tenue sciabordio del mare contro gli scogli filtra attraverso la sottile membrana del sonno.”

“Magari guardare l’oceano in tempesta fa sentire a qualcuno quanto è vecchia la terra: quell’immensa superficie dove il vento scava rughe sul fronte delle onde, la schiuma che vola come capelli bianchi, il rombare profondo, e tutto quanto da al mare il suo volto ancestrale.”

“Il mare ha molti colori. Ma qual è il suono del mare? Lo sciacquio delle onde che lambiscono una spiaggia, o il mugghiare dei marosi che si abbattono su rocce e scogliere sferzate dai venti? Certo, questo è quel che si sente da terra. Sott’acqua è un’altra cosa. Lì il mare può avere un suono proprio, un tono profondo e ronzante che ha origine soltanto in se stesso.”

“Il mare se la cava bene senza di noi. Siamo noi che senza di lui non ce la caviamo.”

“Lo squalo uccide in totale dieci o venti persone all’anno, su tutto il pianeta. Nello stesso lasso di tempo noi uccidiamo circa settantatré milioni di squali.”

6. “Il cuore saggio”- Jack Kornfield

“Guardate le fiamme di un fuoco: da dove nasce la luminosità? Dalla natura del legno- e non importa che legno sia. Allo stesso modo il cuore luminoso della saggezza può risplendere da legni di ogni genere. E’ per mezzo della condotta virtuosa, per mezzo della gentilezza amorevole e della compassione, per mezzo della comprensione della verità che la persona diventa nobile.”

“Tutti noi ci portiamo dentro il nostro luogo d’esilio, i nostri crimini, le nostre devastazioni. Il nostro compito è non riversarli sul mondo, è trasformarli dentro di noi e negli altri.”

“E’ nelle difficoltà che raccogliamo la saggezza, più che negli agi. Ci occorre sviluppare la capacità di trarre forza dalle nostre difficoltà, (..), di accendere la fiamma tonante del nostro non ritirarci, di non vendicarci spinti dalla paura e dalla rabbia. Ed è resistendo con un cuore non conflittuale che diventiamo una lampada, una medicina, una presenza forte; diventiamo quella guarigione di cui il mondo ha tanto bisogno.”

“Vivere nella mente fiduciosa significa non nutrire alcuna ansia per l’imperfezione.”

7. “La fisica dell’anima”- Fabio Marchesi

“La competizione e’ contro natura, lascia credere che chi è più cinico, aggressivo, serio, falso e/o spietato, abbia più successo di chi è’ invece empatico, gentile, felice, sincero e altruista. Ma un successo forzato, misurato solo in termini di profitti economici, ottenuto andando contro natura, la natura degli altri e la realtà, non rende felici perché non coinvolge l’intero proprio essere connesso agli altri e la realtà. La felicità propria e data ad altri e’ la misura del proprio successo.”

“E’ proprio nel non avere aspettative che si rende più probabile realizzare ciò che si desidera.”

“Fenomeno dell’entanglement: strano fenomeno per cui se a una particella viene invertito il senso di rotazione, anche la sua particella gemella lo inverte nello stesso preciso istante, ovunque sia nell’Universo.”

“Non esiste nessun oggetto al mondo che sia isolabile e come tale tutte le strade sono percorribili.”

“Un vero angelo non lo riconosci quando suona l’aria in paradiso, ma quando può andare anche in inferno, ma nessun demone riesce nemmeno a sfiorarlo.”

8. “Sette brevi lezioni di fisica”- Carlo Rovelli

“Pensavamo di essere sul pianeta al centro del cosmo, e non lo siamo. Pensavamo di essere una razza a parte, nella famiglia degli animali e delle piante, e abbiamo scoperto che siamo discendenti dagli stessi genitori di ogni altro essere vivente intorno a noi. Abbiamo bisnonni in comune con le farfalle e con i larici. Specchiandoci negli altri e nelle altre cose, impariamo chi siamo.”

9. “Hanno tutti ragione”- Paolo Sorrentino

“E’ per questo che non vado mai al cinema. Quando lo spettacolo finisce, fuori c’è la caducità della normalità. E questa escalation brutale, violenta, mi fa soffrire come un povero uomo fra poveri uomini. Mi fa sentire fuori dalla vita alla quale vorrei appartenere per sempre. Quella del film. Fuori, e’ tutto uno stupro.”

“Se cominci a dare un senso alle cose significa che stai invecchiando.”

10. “Donne che comprano fiori” Vanessa Montfort

“Sai, mia cara,e’ come quando vieni colpita da una freccia Apache. Se non ti uccide a poco a poco, con il passare del tempo starai sempre meglio”.

“Tutto passa. Tu lo sapevi meglio di me: il mare non si ferma mai. E’ sempre in movimento, come la vita. E bisogna essere continuamente pronti a reagire. Sempre all’erta. Sempre in movimento.”

“Il pessimista si lamenta del vento. L’ottimista aspetta che cambi. Il realista aggiusta le vele. E’ questo che farò io, aggiustare le vele. E’ la differenza fra continuare a vivere e annegare”.

“Bisogna imparare a ballare su un cimitero. A far sbocciare i fiori sui morti. Ad accettare il fallimento, perché il fallimento non esiste. Esiste solo la fine delle cose. Non ci insegnano ad accettare la caducità di ciò che è importante. Non ci insegnano che a volte l’unico fallimento e’ l’inerzia di farle continuare.”

11. “La ballata dei Sassi”- Carlos Solito

“La bellezza sta nel mezzo, nelle speranze, nel cammino o nelle corse tra l’inizio e la fine.
E quando fine sarà,”sansa pacienz”, diceva mia nonna, vuol dire che saranno i dolori dell’epilogo, ma poi ti resta di nuovo il bello della vita. Ovvero riprendere a immaginare un percorso nuovo, qualcosa di nuovo, un amore nuovo.”
“Gli incontri più preziosi li ho avuti sempre in posti lontani da tutto
Con chi crede alle nuvole,
Chi mette una lente di sale al tramonto,
Chi si guarda le mani
E arrossisce per quante vite di fatica ci sono segnate.
Con chi parla al mare
Con chi parla al grano
Con chi sa pelare un fico d’india e chi mette desiderio a piedi nudi.
Ho sempre avuto bisogno di poesia
Che e silenzio forte,
Lontano lontano.

Sei un viaggiatore, fai più chilometri che puoi, non fermarti, goditeli. Appena trovi un monte, salici sopra, scala fino all’ultima pietra, guarda ogni cosa sotto di te. Ridi piangi urla, metti cinema alla tua memoria. Andare e transumanza, transumanza e esperienza, esperienza e’ il comandamento della tua esistenza”.

12. “Il tuo sguardo illumina il mondo”- Susanna Tamaro

“Siamo querce che si sono fatti salici. Allo scontro, abbiamo preferito l’ascolto. Al soccombere, la linfa vitale che porta sempre a rinascere.”

“E’ il coltivare che rende le cose nobili, importanti. Si coltivano le piante, i rapporti, perchè l’atto di coltivare contiene in sé un’unica idea.- Quella della Crescita”.

13. “Ikigai”- Williams e Okuda

“Cerca con maggior intensità il fuoco della tua passione”.

14. “Annientare”- Michel Houllebecq

Un bel viaggio. Potere, decadenza, sesso, malattia e tanto amore. Amore che alla fine non e’ che l’unica strada percorribile contro una tragica decadenza contemporanea.

15. “Il viaggiatore”- Stig Dagerman

“Ci sono persone che non fanno niente per essere amate e lo sono lo stesso, altre che fanno di tutto per essere amate e non lo saranno mai.”

“Il silenzio non esiste. Tutto si sente. Quello che noi chiamiamo silenzio non è silenzio, è solo la nostra sordità. Se non fossimo così sordi, il mondo non sarebbe così cattivo. Ma per fortuna c’è qualcuno che sente. “

“Se i pianeti potessero amare uscirebbero dalle loro orbite e sarebbe il caos. La sopravvivenza dell’universo è garantita dal fatto che l’amore è impossibile.

Anche l’uomo che ama ha il presentimento che l’amore sia fratello della morte. Ma questo non gli impedisce, lui prigioniero della sua orbita, di aprirsi una breccia fino alla cella del vicino, gridando di gioia: sono libero!”

“Sua colpa fu l’innocenza”, lascia scritto come epitaffio nel libro l’autore svedese: la colpa di chi ha scelto di non venire a patti con la vita, non riuscendo a perdonare a se stesso neppure di aver fatto della sua disperazione un’opera d’arte. 

16. “Quel giorno”- Valentina Farinaccio

E se vi dicessero che basta un giorno, un attimo, un secondo per poter cambiare le vostre vite?

Attraverso ben 17 storie, l’autrice ci porta dentro un viaggio storico interessante e pieno di colpi di scena in cui i famosi protagonisti hanno da allora svoltato la loro vita stravolgendola, e stravolgendo con essa un pezzetto di mondo odierno.

Perché la vita in fondo “è fatta tutta di quegli incontri che non cambiano il mondo, ma che il mondo lo migliorano un poco.

“Smettiamo di amare, quando cominciamo a chiederci se ancora lo amiamo, se ancora la amiamo.

17. “Violeta”- Isabel Allende

“Perché desidera una vita tragica Violeta?” “C’è una maledizione cinese che fa al caso nostro:”le auguro una vita interessante”. La benedizione in risposta dovrebbe essere “le auguro una vita banale”, aggiunse.”

18. “Il Guardiano notturno”- Louise Erdrich

La storia di una quasi Estinzione, quella della tribù dei nativi americani, miracolosamente e orgogliosamente combattuta dalla resistenza di un popolo dalla forza e dalla determinazione inimmaginabili. Una storia fantastica quanto veritiera, che con una certa ironia tocca le sorti spesso dolenti, fraintese e difficili di una delle tradizioni più controverse e affascinanti di sempre.

19. “La bastarda di Instanbul”- Elif Shafak

Non maledire ciò che viene dal cielo. Inclusa la pioggia. Non importa cosa ti precipiti addosso, non importa quanto violento il nubifragio o gelida la grandine: non rifiutare quello che il cielo ti manda

La particolare quanto incredibile storia di amicizia tra Asya, giovane ragazza turca, e Armanoush, ragazza americana dalle origini armene. Passato e presente si mescolano in una storia dal sapore dolce e amaro. La bastarda di Istanbul è un libro che consiglierei a tutti coloro che hanno a cuore questioni etnico storiche, ma soprattutto a chi ama leggere un buon romanzo.

20. “Oceano”- Simone Regazzoni

“Il potere del divenire è al contempo un potere creativo e distruttivo, un potere de-costruttivo, in cui tutto mutandosi in altro al contempo vive e muore continuamente”.

21. “Racconti del pianeta terra” a cura di Nicolò Scaffai

22. “Liberati della Brava bambina”- Mara Gancitano e Andrea Colamedici

“A ben vedere, invece, l’oppressione subita dalle donne non è figlia della loro debolezza ma, al contrario, della loro forza. Nei modi più svariati, mentre negli ultimi millenni di storia le donne sono state private della possibilità di esprimere quella forza, le figure femminili nelle religioni sono diventate progressivamente remissive e obbedienti, e sono sparite le divinità che avevano tratti aggressivi e distruttivi. Non si tratta quindi di ressentiment, perchè le donne non sono parti deboli che non si prendono le proprie responsabilità: desiderano invece essere responsabili della propria vita, e sono disposte a tutte per esserlo”.

“Ogni vita autentica è una vita imperfetta, una finestra da cui guardare l’universo”.

“Elena non può liberarsi della sua bellezza, così come non può smettere di essere donna, né può evitare di vivere in una società patriarcale. Ma può scegliere di giocare. E, anche se alla fine torna a Sparta di nuovo al fianco di Menelao, in realtà è rimasta ancora una volta padrona della propria vita.”

Questo libro è davvero illuminante e spunto di grandi riflessioni.

23. “Pura Vida”- Gianluca Gotto

“In fondo che cosa rende la vita un’esperienza così fragile e preziosa? Il fatto che non dura per sempre. Lo stesso vale per un bacio, un viaggio, un buon libro, un arcobaleno, un sogno, un abbraccio: se tutte queste cose fossero infinite, non sarebbero poi così speciali. Lo sono perché sappiamo che non durano per sempre, e questo non dovrebbe farci paura, ma spronarci a viverle ancora più intensamente, con più passione, coinvolgimento e lentezza. A non sprecare nemmeno un attimo, a non rimandare domani la nostra felicità, perché anche lei ha una data di scadenza.”Ho letto questo libro d’un fiato, perché la Pura Vida e’ da anni il mio motto, perché desidero visitare quei posti e so che un giorno li raggiungerò, perché questo libro mi ha arrecato brividi da che sembrava fosse stato scritto da me. Pura Vida, perché è una filosofia, un’attitudine, una costante ricerca di bellezza e libertà.

24. “L’ELEGANZA DEL RICCIO”- Muriel Barbery

“Al contrario, non bisogna affatto dimenticare. Non bisogna dimenticare i propri corpi putrefatti, i vecchi vicinissimi a quella morte a cui i giovani non vogliono pensare , la gioia inesistente di quelle ultime ore che bisognerebbe gustare fino in fondo, e che invece subisci rimuginando nella noia e nell’amarezza.

Io ho capito molto presto che la vita passa in un baleno, guardando gli adulti accanto a me, sempre di fretta, stressati dalle scadenze, così avidi dell’oggi per non pensare al domani..in realtà temiamo il domani solo perché non sappiamo costruire il presente, e quando non sappiamo costruire il presente ci illudiamo che saremo capaci di farlo domani, e rimaniamo fregati perché domani finisce sempre per diventare oggi, non so se ho reso l’idea. Quindi non bisogna affatto dimenticare. Occorre vivere con la certezza che invecchieremo e che non sarà ne bello né piacevole né allegro.”

“E’ una questione di tempo e di rose. Il Bello è ciò che cogliamo mentre sta passando. E’ l’effimera configurazione delle cose nel momento in cui ne vedi insieme la bellezza e la morte.”

“Adesso so che dobbiamo vivere prima di morire: posso dirvelo. Prima di morire, quello che dobbiamo vivere è una pioggia battente che si trasforma in luce.”

“Per la prima volta nella mia Vita ho sperimentato il senso delle parole mai più. Beh, è una cosa terribile. Le pronunciamo cento volte al giorno, ma non sappiamo cosa stiamo dicendo se non ci siamo ancora confrontati con un vero ‘‘mai più’‘. In fondo ci illudiamo di poter controllare sempre ciò che accade; nulla ci sembra definitivo. Anche se in queste settimane dicevo sempre che mi sarei suicidata, non so se lo pensavo davvero.

Ma quando qualcuno a cui vuoi bene muore…allora posso dire che capisci cosa significa, ed è una cosa che fa molto male. E’ come un fuoco d’artificio che si spegne di colpo e tutto diventa nero.”

“Molta disperazione, ma anche qualche istante di Bellezza dove il tempo non è più lo stesso. E’ come se le note musicali creassero una specie di parentesi temporale, una sospensione, un altrove in questo luogo, un sempre nel mai.

Si, è proprio così, un sempre nel mai.

Perché d’ora in poi, per te, andrò alla ricerca dei sempre nel mai. La bellezza, qui, in questo mondo.”

25. “IL ROSMARINO NON CAPISCE L’INVERNO”- Matteo Bussola

Di questo libro che tratta di tanti piccoli racconti dal punto di vista femminile, mi ha colpito la leggerezza e la poesia con cui l’autore, un uomo, abbia trattato temi squisitamente femminili in modo così empatico, così velato, così sensibile, da lasciarmi spesso dolcemente senza fiato. L’effetto di una tenera carezza sui capelli e di una coccola risanatrice. Bravo!

26. “LEZIONI DI CHIMICA”- Bonnie Garmus

Ecco una lettura dal tono ironico, cinico, ma fermo. Un manifesto vero di quel che mi sembra il giusto rapporto col femminismo.

“Ogni volta che dubitate di voi stesse, ogni volta che avete paura, ricordate: il coraggio è alla base del cambiamento ed il cambiamento è ciò a cui siamo chimicamente destinati. Perciò, quando domani mattina vi alzerete, prendete questo impegno con voi stesse: basta trattenervi. Basta accettare supinamente l’idea che altri hanno di ciò che potete o non potete fare. Progettate e costruite il vostro futuro.

Stasera tornate a casa, chiedetevi che cosa cambierete, e poi mettetevi all’opera”

Per ricordarci che siamo donne cazzute e senza mancanze alcune.

27. “LA VERA STORIA DEL PIRATA LONG JOHN SILVER”- Bjorn Larrson

“Se tante persone muoiono prima dì aver imparato a vivere, e’ perché vivono come se non dovessero mai morire”. “Su una nave non ci sono cose giuste o sbagliate, come si dice esistano a terra. Su una nave ci sono solo due cose: il dovere e l’ammutinamento. Tutto quello che vi viene ordinato dì fare e’ dovere. Tutto quello che vi rifiutate o trascurate dì fare e’ ammutinamento. E l’ammutinamento e’ punito con la morte. Vi consiglio dì non dimenticarlo” “Sonó rimasto a guardare fino al crepuscolo, non loro che si allontanavano, ma il mare e l’orizzonte infinito. Avevo nostalgia, dopo tutto. Di un’esistenza senza restrizioni, come l’avevo vissuta, dì un’esistenza che aveva un domani, che sembrava non avere fine, ne’ un punto fermo, al massimo una virgola qua e là’, un attimo dì respiro, e per il resto, solo vita e movimento.”“No la mia vita non è stata che una navigazione stimata, ma forse, chi lo sa, arriverò a trovare la mia posizione, prima dì affondare.” “Chi l’avrebbe creduto che in tutto quello scompiglio ci fosse posto anche per la bellezza? Eppure ho avuto le mie pietre preziose e tutte quelle ore che ho passato appoggiato alla murata a non far altro che guardare il mare. Ho visto il sole tramontare in un mare dì fuoco liquido e sorgere come una sfera dì rame incandescente. Ho visto la luna far risplendere i veli del cielo notturno come fuochi fatui e rispecchiarsi nel lento respiro delle onde. Ho visto il mare così liscio e l’aria trasparente che la volta stellata sembrava sdoppiarsi al punto che non si capiva più qual era il sotto e quale il sopra, e pareva dì veleggiare dentro ad un globo splendente dì luci.” “Perché in questo aveva ragione dopo tutto: una vita che non sopravviva alla propria morte, in un modo o nell’altro, sulle pagine dì un libro o sulla bocca della gente, non è che una cacatura dì Mosca. O rugiada che evapora al sole”

Share Button