La via della Bellezza

Occorre sapere che avere un limite ed esserne consapevoli non ti rende limitato, ti rende perfetto, cioè pienamente compiuto, come una grande opera d’arte a cui non si deve togliere o aggiungere nulla.

Questo appare anche dal valore cognitivo del termine finis, visto che esso deriva da “definire” e “definizione”. Ovvero: quando di una cosa non si conoscono i suoi fini, nel senso dei suoi con-fini, la si comprende veramente e se ne può dare una de-finizione.

Per questo Paul Tillich, uno dei più importanti teologi del Novecento, ha potuto scrivere: “il confine è il luogo migliore per acquisire conoscenza”.

Il che ovviamente non significa non aspirare a migliorarsi,  significa piuttosto lavorare fino a raggiungere il confine del territorio a noi assegnato, senza volerlo oltrepassare e così sconfinare; significa curare quello che si è e solo quello che si è, senza desiderare di diventare quello che non si è nè mai si potrà essere.

Essere lieti del nome che si porta, del corpo che si ha, dell’intelligenza ricevuta, dei talenti di cui ci ha dotati il destino o la provvidenza: accettare tutto ciò significa raggiungere la propria perfezione, la quale in quanto compimento, è sempre strettamente individuale.

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